EXCUEM Per comprendere l’esperienza di una Libreria occupata e autogestita in Università Statale

Mentre a Milano si svolge il corteo studentesco nazionale, nell’aula bunker di Ponte Lambro riprende il processo per lo sgombero della Libreria ExCuem. In una situazione di manifesta volontà di azzerare ogni presenza autonoma all’interno delle Università, come testimoniato anche dalla chiusura dell’Aula C a Bologna, che esisteva da 25 anni, invitiamo tutti a far circolare questo nostro contributo. Le pratiche di autogestione e condivisione, di creatività e di liberazione del sapere, che sono state proprie dell’esperienza ExCuem, non possono essere giudicate dai tribunali, i quali non ci dissuaderanno dal continuare a viverle.

Ci vediamo in piazza domani e il Primo maggio !

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Comunicato in seguito agli arresti per le cariche in Statale

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Libreria Ex-Cuem -Università Clandestina

Mercoledì  19giugno alle 6 di mattina la polizia si è presentata nelle case di  dieci ragazzi e ragazze per i fatti del 6maggio. Sette di loro sono agli arresti domiciliari, tre indagati a piedelibero. Le accuse sono resistenza, danneggiamento e travisamento.

Quei giorni li ricordiamo tutti. Il rettoreGianluca Vago decise di sgomberare e distruggere gli spazi della libreriaEx-Cuem. Ci fu subito una reazione: un’assemblea molto partecipata decise di occupare un’auletta inutilizzataall’interno dell’università per proseguire con il progetto della libreria. Lapolizia autorizzata dal rettore Vago non si fece scrupoli a caricare glistudenti, i solidali e chi in quel momento si trovava nei pressi  dell’auletta occupata per sgomberarla.

Nei giorni seguenti ci fu una grossa mobilitazionecon cortei in città, fu impedito l’ingresso della polizia nell’ateneo efurono  ri-occupati gli spazi dellalibreria. Allo stesso tempo altre esperienze universitarie si sono mobilitatein tutta Italia: anche a Napoli gli studenti sono stati caricati in piazza, siadai fascisti che dalla polizia; a Bologna è stato occupato il rettorato; a Romasi sono verificate diverse azioni di solidarietà.

Da quel momento, nonostante l’ostilità e ilsilenzio dei professori , l’Ex Cuem è stata ricostruita ed è tornata a vivere.

La difesa dell’Ex-Cuem  non è una battaglia isolata. Gli attacchipolizieschi e dell’amministrazione universitaria rivolti contro la libreriaseguono le stesse modalità che vediamo tutti i giorni in Val Susa, le stesse chehanno portato alle rivolte per Gezi Park a Istanbul e in tutta la Turchia oalla cacciata della polizia a Bologna durante un’assemblea in piazza; le stessemodalità con cui ogni giorno vengono sfrattate le famiglie che non riescono apagare l’affitto, le stesse con cui la polizia decide di sgomberare chi siorganizza e vive in collettività in spazi che sarebbero altrimenti vuoti.

I fermi, gli arresti e le misure cautelari nonrappresentano altro che il becero tentativo di fermare un’unica grande lotta chesi diffonde e contagia tutti i luoghi in cui l’autorganizzazione a partire daipropri bisogni diviene una bandiera e un’irrinunciabile strumento dilotta.

E’ con gioia e orgoglio che affermiamo che ognisforzo su questo piano è stato e sempre sarà vano: la consapevolezza del fortelegame e dei progetti che tengono unite le nostre battaglie va di pari passocon i legami che abbiamo stretto all’interno della Libreria in un anno dioccupazione, così come tra i boschi della Valle o con le famiglie degli sfrattati.La solidarietà è la nostra arma più forte e non esiste arresto che possa minarele sue basi. E’ per questo motivo che a difendere l’Ex-Cuem non c’erano solo isuoi occupanti e gli studenti della Statale, ma anche compagni e compagne etutti i solidali che si riconoscono in questa lotta.

Ci rinchiudono per aver resistito. Siamo fieri diaverlo fatto, siamo in un momento storico in cui il termine resistenza assumeun valore per noi totalmente positivo.

Se resistere è un reato, siamo tutti recidivi.

Facciamo un appello a tutti coloro che in questomomento sono sotto attacco a non arrendersi, ad alzare la testa, perché anchese per ora ci hanno tolto i nostri compagni, la battaglia non è finita: perloro e per chi lotta senza paura, diffondiamo la solidarietà.

DOVE DISTRUGGONO RICOSTRUIAMO. QUANDO SGOMBERANO RIOCCUPIAMO. QUANDO CARICANO RESISTIAMO.

CLARA,GRAZIANO, PASCA, FRA, ENRICO, TOFFO E MICH LIBER* SUBITO!

                                                                                                                                                            #standup4excuem      

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Festiva Letteratura Milano

FestivalLetteratura

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Social media web activism! workshop per affinare gli strumenti di comunicazione online.

con Lab OffTopic e Crew CyberResistance…

Mai come dallo sgombero della Libreria Ex Cuem ci siamo resi conto di quanto la comunicazione abbia tempi rapidissimi e allo stesso tempo necessiti di lavoro, attenzione, buone idee e strumenti adatti.

Tra media main stream e accesso alle 50mila caselle di posta elettronica dell’Ateneo, i nostri detrattori hanno vita facile e partono decisamente in vantaggio.activsm

A noi sta puntare sulla furbizia, sull’intelligenza creativa, sull’autoformazione e la messa in comune dei saperi tecnologici.

Invitiamo a questo WorkShop tutti coloro che sono interessati a elaborare con noi una cassetta degli attrezzi e una strategia di comunicazione efficace, o che semplicemente vogliono capirne di più.
Sarà un lavoro da portare avanti ogni giorno e che avrà ulteriori momenti laboratoriali e di autoformazione a partire da giovedì.

Parteciperanno:

Il LAB OFFTOPIC che terrà un piccolo workshop d’introduzione a twitter, al suo politico, al suo uso..sgamato.

Quella dell’attivisita è una cassetta degli attrezzi cangiante: periodicamente va però riordinata, aggiornata, preparata ad operare in terreni più o meno ostili. L’incontro di giovedì parte da twitter, uno dei social network più usati e più discussi, per capire come comunicare con questo strumento ma soprattutto come attrezzarci (e come difenderci) per sfruttarlo insieme. Se avete un pc, uno smartphone, un’idea…portateli. Partiamo insieme dal punto più utile (anche dall’abc se serve) e poi mettiamo in pratica qualche gioco comunicativo e narrativo sulla scia di quanto spontaneamente costruito la settimana passata.

oltre che un momento formativo e performativo, il ws è un linguaggio per praticare (non dimostrare) la nostra solidarietà all’ExCuem

La crew di CYBER RESISTANCE, il progetto di comunicazione e artivismo nato al centro sociale cantiere che ha appena organizzato una tre giorni di autoformazione proprio sulla questione degli strumenti web e tecnologici e sulle possibili applicazioni utili ai movimenti. Metteranno a disposizione dell’excuem alcuni spunti pratici e le competenze per inventare una guerrilla comunicativa.

 

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Call To Action! Giornata di Mobilitazione

Venerdì 10 maggio, call to action!
In tutta italia #standup4excuem,
contro la violenza poliziesca, per gli spazi di autogestione.

Excuem-rioccupata

Con l’irruzione della polizia, richiesta da rettore e cda per sgomberare la libreria ex cuem autogestita, anche la realtà é entrata nelle mura ovattate dell’università. Una vergogna che crea un precedente inaccettabile per l’ateneo milanese e per gli atenei di tutta italia, ma un episodio perfettamente in linea con i tempi che viviamo: da niscemi alla val susa, da napoli a bologna, da roma a torino a palermo la logica è la stessa. L’austerity dipinge lo stesso scenario, dietro belle parole come democrazia e dialogo, si nasconde un meccanismo volto a tutelare interessi di pochi mafiosi ed equilibri di potere. Quando il velo si squarcia e le contraddizioni si mettono a nudo, rimangono soltanto i manganelli e i dispositivi polizieschi. Ed è cosi che quegli stessi soggetti che hanno sprofondato il presente in una palude di miseria, solitudine e disperazione hanno anche il coraggio di proporre delle soluzioni presentandole come necessarie, scagliando le forze dell ordine su chiunque si organizza senza e contro di loro.

Studenti universitari, lavoratori in sciopero, famiglie sfrattate, migranti , popolazioni in lotta e chiunque resiste sono sulla stessa barca della crisi. E sono considerate alla stessa stregua come errori da cancellare.

Prendiamo atto di questa evidenza e ci organizziamo di conseguenza. Avere ragione non è sufficiente. Dobbiamo dotarci della forza necessaria per incidere sulla realtà e trasformarla.

Facciamo un appello diffuso per fare della giornata del 10 un momento di generalizzazione di lotte e azioni dentro le università e nelle metropoli.

AUSTERITÀ E POLIZIA FUORI DALLE NOSTRE VITE
#standup4cuem

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h. 8.30 Continuano i lavori in libreria.. Dove loro distruggono, noi ricostruiamo!

h. 12 Pranzo sociale

h. 14 Assemblea pubblica in atrio

h.16 #vagodimettitti

h. 19 INCONTRO CON GLI OPERAI DELLA VIO.ME, fabbrica occupata e autogestita in Grecia

Partecipano:

MAKIS ANAGNOSTOU: spokesperson of Vio.Me. workers’ Union

CHRISTOS MANOUKAS: avvocato di movimento di Salonicco

RI-MAFLOW: lavoratori della fabbrica autogestita di Trezzano sul Naviglio

LAVORATORI DEL SAN RAFFAELE: in mobilitazione contro i licenziamenti e per la Sanità pubblica.

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A chi ci dice che siamo “molto lontani dall’ipotesi culturale”…

A chi ci dice che siamo “molto lontani dall’ipotesi culturale”…

UN ANNO DI INCONTRI PER-CORSI LIBRI !

UN ANNO DI EX-CUEM!

Clicca per leggere la nostra programmazione di 12 mesi

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Non c’è Cuem senza tre…

Riassunto della giornata di oggi, tra sgombero e cariche in Università.

Chiunque avesse video e foto ci mandi il materiale all’indirizzo cuemautogestita@gmail.com

* in aggiornamento *

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Un tranquillo weekend di lavori…di sgombero.

Comunicato del terzo sgombero

Comunicato in seguito all’entrata della celere in Università

Video delle cariche

http://www.youtube.com/watch?v=-RIF_JGX62w

http://www.youtube.com/watch?v=e3jt5ldeYd0&feature=youtu.be

http://video.corriere.it/milano-studenti-occupano-aula-universita-statale/e0e4f228-b684-11e2-9456-8f00d48981dc

http://video.repubblica.it/edizione/milano/scontri-alla-statale-otto-feriti-tra-studenti-e-poliziotti/127528/126029

http://www.youtube.com/watch?v=WHQZlDnsajA

http://www.youtube.com/watch?v=ABBye3GCD9A

Arrivo dell’ambulanza   http://video.repubblica.it/edizione/milano/milano-polizia-chiude-ingressi-alla-statale-feriti-portati-via-in-ambulanza/127548/126049

Foto

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_maggio_6/occupazione-universita-statale-libreria-cuem-aula-sgombero-2121007610607.shtml

http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/05/06/foto/scontri_statale-58200334/1/?ref=HREC1-5

 

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“In territorio nemico” – romanzo collettivo

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1 anno di ExCuem, 3 giorni di festa, per-corsi e conflitto

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MANIFESTO DELL’UNIVERSITÁ CLANDESTINA

Il sapere che ci viene trasmesso non è neutro. Non lo è né nei  suoi contenuti né nelle sue forme. L’Università serve a dotarci di strumenti funzionali ad una forma di vita ben precisa. L’Università è il luogo in cui impariamo “come va il mondo”.  Il “sapere critico” è una trappola: significa la possibilità di discutere qualsiasi enunciato senza però mai metterne in crisi realmente i fondamenti, e soprattutto la materialità delle sue conseguenze. Non c’è presa di posizione ma sterile dibattito.

Quando parliamo, e in questi mesi di occupazione della Libreria lo abbiamo fatto spesso, di “riappropriazione del sapere”,  intendiamo la volontà di rendere ciò che studiamo qualcosa di radicalmente opposto alle logiche che ci opprimono o meglio ci danno a forza una determinata forma. La nostra teoria non viene più sterilizzata nelle aule dell’Ateneo,  che ingabbiano il sapere per canalizzarlo verso un unico possibile.  Attraverso lo studio della storia l’Università Clandestina accumulerà materiale per fare esplodere una nuova storia. Riusciremo ad imparare senza avere nessuno in cattedra a dirigerci. Un laboratorio cinematografico o la lettura in comune di un testo non saranno modi “alternativi” di passare la giornata o di approcciarsi al cosiddetto mondo culturale, ma i luoghi dove potremo cominciare a costruire un nostro linguaggio, smettendo di ripetere il discorso dominante che sempre più ci aliena.

Amare il sapere per cercare tutte le sue possibili applicazioni alla realtà.

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