Martedì No costituenti – Mercoledì Visioni interattive

 

 

 

 

 

 

 

-> Infrastrutture e logistiche nella metropoli infinita. NoTem NoTav NoExpo.

Dietro questo titolo appariscente si cela l’esigenza precisa di rispondere ad una domanda pressante: come si collegano le lotte alle infrastrutture alle lotte che quotidianamente conduciamo in città? L’occupazione del suolo della Libera Repubblica della Maddalena, l’occupazione del suolo del Presidio Martesana, l’occupazione di uno spazio sociale o di una casa, l’occupazione di una libreria hanno un filo rosso in comune: si basano tutte su di un no costituente. A partire da un momento di resistenza si costruisce un momento positivo, la conquista di uno spazio di libertà che permette di elaborare insieme un nuovo modo di vivere: senza polizia, reinventando i rapporti, aprendo possibili.

Il potere costruisce infrastrutture sventrando e modellando un territorio per renderlo funzionale alle logiche del profitto. Parallelamente ogni giorno plasma le nostre vite, ci espropria del nostro tempo. Tutti noi siamo territori su cui innestare dispositivi e strutture. Creando connessioni può partire un unico movimento di rivolta.

Di tutto questo parleremo con compagni provenienti dai vari movimenti (Presidio Permanente Martesana, NoTav Terzo Valico, Laboratorio OffTopic) nell’Atrio dell’Università Statale.

 

-> Per-Corso sulla Psichedelia, presentazione della ricerca e installazione Punto Zero. Teorie sulla sinestesia per la performance audiovisiva.

Punto Zero è una performance/installazione, che mette in relazione sincronica qualità percettive dell’audio e della luce creando dei pattern audiovisivi. I criteri di associazione si basano su teorie d’interazione tra sistemi percettivi, che prendono in esame il fenomeno della sinestesia sia in ambito neuro-psicologico, che psico-linguistico.
La performance consiste nella spazializzazione di tracce audio sincronizzate con ventiquattro luci stroboscopiche disposte in cerchio. Il pubblico rimane all’interno della circonferenza, formata dalle sorgenti audio e luce. Le qualità percettive utilizzate nelle associazioni, sono state analizzate con un approccio psicologico cognitivo musicale, ovvero slegando il fenomeno fisico da quello prettamente percettivo, in modo tale da avere un’effettiva rappresentazione delle strutture con le quali vengono ordinate le informazioni degli stimoli sensoriali dal cervello.

“In una società in cui le porte della percezione sono state sistematicamente chiuse, sprangate e circondate da filo spinato, per aprirle non basta bussare, né urlare. L’unica maniera è usare il flessibile.”

 

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