Una serie di seri seminari, delle inconsulte esplorazioni intellettuali, capitoli di una narrazione collettiva
Pensate semplicemente al gusto del racconto, alla volontà, al piacere, persino al gioco di raccontare storie. Tutti l’abbiamo fatto da bambini, ma anche adesso sentiamo sempre il bisogno di narrare,di riportare agli altri le nostre esperienze, dai più consueti (che forse consueti non sono mai) ricordi e aneddoti, alle riflessioni o ai dubbi di un momnto o di una vita, per breve che sia.
Pensate a qualcosa che qualunque lettore sa di aver provato, alla sensazione, che può sopraggiungere dopo o durante grazie alla lettura di un libro, di infinite idee che si attivano e si collegano, di spunti continui, di porte che si aprono, pensate al formicolio che prende le mani e la testa di fronte alla scoperta di qualcosa che non credavamo possibile e che sconvolge e attira.
Pensate a questo, e pensate alla possibilità di condividerlo, per ampliarlo e alimentarlo senza limiti.
E’ da una necessità così semplice, eppure oggi così trascurata, che nasce l’idea dei per-corsi. I per-corsi, che vogliono essere seminari collettivi autogestiti, organizzati dal basso, senza un relatore che compie una lezione frontale, perchè fioriscano discussioni, narrazioni e produzioni collettive. Mantenendo ben ferme la volontà di apertura e la coscienza di dover imparare così come lo spirito creativo che ci chiama ad una nostra rielaborazione di ciò che studiamo. Ad un nostro per-corso.
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